Le tecniche di neurodinamica sono in grado di ridurre il dolore, la disabilità e migliorare la flessibilità degli arti inferiori?
Primo autore: T. Neto
Altri autori S.R. Freitas, M. Marques, L. Gomes, R. Andrade, R. Oliveira
Rivista: Musculoskeletal Science and Practice
Data di pubblicazione: Febbraio 2017
Introduzione
Le tecniche di mobilizzazione neurale sono ampiamente utilizzate per valutare e migliorare l’integrità meccanica e neurologica dei nervi periferici. Il low back pain è un problema comune del quadrante della parte inferiore del corpo e tra i molti interventi è stata impiegata proprio la tecnica di mobilizzazione neurale, in grado di ridurre la mecanosensibilità del paziente. La revisione che utilizzeremo per dare risposta al quesito, pubblicata su Musculoskeletal Science and Practice e pubblicata nel 2017, aveva l’obiettivo di determinare l’efficacia delle tecniche di mobilizzazione neurale mirate al quadrante inferiore.
Materiali e Metodi
Lo studio è stato condotto seguendo le raccomandazioni del PRISMA. Quindi, è stata riportata la descrizione della stringa utilizzata e sono stati compresi trial che hanno coinvolto solo soggetti maggiorenni sani, che avevano dolore lombare, con o senza irradiazione agli arti inferiori. Sono stati presi in considerazione gli effetti delle tecniche di mobilizzazione neurale su dolore, disabilità e flessibilità dell’arto inferiore, valutata tramite il test di Straight Leg Raising. Per la valutazione sulla qualità degli studi inclusi è stata utilizzata la PEDRO scale.
Sintesi
L’articolo prende in esame dieci studi condotti tra il 1995 e il 2015, con un valore medio di 6.3 punti sulla PEDRO scale. Sono stati inclusi 502 soggetti con low back pain e 256 persone sane. Lo SLUMP test è la tecnica più utilizzata, insieme all’esecuzione di gliding e tensioning, sia statiche che sotto forma di ripetizione. È stato osservato che in termini di flessibilità, le tecniche di mobilizzazione neurale sono in grado di aumentare l’entità, anche del 16%. Per quanto riguarda la riduzione del dolore, le stesse tecniche si sono rivelate più efficaci rispetto a modalità terapeutiche più consuete. In un caso si è notato che aggiungendo uno stretching neurale in SLUMP alla classica mobilizzazione lombare, la riduzione del dolore era maggiore rispetto alla sola mobilizzazione lombare classica. Lo stesso è stato riscontrato anche a livello di disabilità.
Conclusioni
Su una base di SLUMP test, le modalità di gliding e di tensioning sono in grado di ridurre dolore, aumentare la flessibilità degli arti inferiori e di ridurre la sensibilità. Associare la tecnica di mobilizzazione neurale a quella lombare, insieme all’esercizio, sembra enfatizzare i risultati finali. Per ottenere questi miglioramenti in termini pratici si possono erogare sia tecniche statiche, mantenendo la posizione dai 90 ai 180 secondi, sia tecniche intermittenti, anche con 5 ripetizioni per sessione.
Il parere del Revyouer
Sarebbe stato interessante includere nello studio anche le esatte procedure delle tecniche descritte nella revisione sistematica, al fine di considerare l’eterogeneità in rapporto ai risultati. Nella ricerca sono stati inclusi pazienti con solo dolore lombare insieme a irradiazione. Per osservare risultati differenti, si potrebbe prendere in considerazione unicamente pazienti con dolori irradiati. Nonostante ciò, i dettagli in merito all’esecuzione pratico-tecnica delle manovre e la descrizione metodologica dello studio sono adatti alla loro finalità.
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